L’impermeabilizzazione muri esterni o interni è un’operazione che può salvare un edificio e migliorare notevolmente la vita di chi ci abita. Ormai è risaputo: l’acqua è il peggior nemico degli immobili! Questo perché si insinua nella struttura provocando danni di ogni entità, che possono essere lievi o provocare il crollo dell’edificio stesso.
Molte zone in Italia tendono ad avere un clima molto umido tutto l’anno: questo fattore può incidere gravemente sulla resistenza di una casa, specialmente se antica. Spesso invece, capita che i muri assorbano acqua di risalita o risentano dell’umidità di una particolare stanza della casa, come, ad esempio, il bagno. Perdite o infiltrazioni dovute alla pioggia possono portare a danni tali da dover effettuare interventi di ristrutturazione tetti e terrazzi.
Un muro umido può presentare muffa o crepe superficiali, che vanno a intaccare la pittura dello stesso e rappresentano un problema per la salute di chi ci abita. Respirare muffa, infatti, può portare a tosse, asma o problemi respiratori. Vediamo come prevenire questo problema con l’impermeabilizzazione dei muri domestici.
Impermeabilizzazione muri esterni e interni
Al giorno d’oggi, l’impermeabilizzazione dei muri esterni e interni viene effettuata nel momento in cui l’abitazione viene costruita. Questo garantisce alla struttura una maggiore resistenza e una durabilità nel tempo. Nelle strutture vecchie o meno recenti, invece, molto spesso c’è da intervenire su questo fronte. Prima non esistevano le norme edilizie e le conoscenze di oggi e le case venivano costruite ovunque e con meno criteri, senza guardare a un possibile rischio di infiltrazioni.
L’impermeabilizzazione muri esterni è un’operazione necessaria nelle vecchie strutture, in quelle edificate in zone particolarmente umide o vicine a corsi d’acqua, come ad esempio il mare, il lago o la campagna, dove il rischio di problemi simili è maggiore. Si può intervenire tramite prodotti idrorepellenti o tramite la realizzazione di un cappotto termico esterno. Nell’ultimo anno sono stati rilasciati molti incentivi, come il superbonus 110%, a copertura di spese di questo genere.
L’impermeabilizzazione muri interni viene realizzata sia nei vecchi che nei nuovi edifici, laddove ci sia l’esigenza di proteggere le pareti interne da umidità e infiltrazioni. Si possono effettuare diversi tipi di operazione a seconda del danno a cui dover porre rimedio. Nel caso di stanze umide, come il bagno, si può pensare di far stendere una vernice idrorepellente, o di far costruire un cappotto interno. Nel caso invece di una taverna molto umida, si può pensare di far costruire una controparete in cartongesso per far respirare il muro.
Questa operazione è utile anche per evitare il manifestarsi di antiestetiche macchie all’esterno e all’interno della propria abitazione.
Come prevenire la muffa e l’umidità?
Si sa, prevenire è meglio che curare! Sebbene le soluzioni di impermeabilizzazione muri siano molteplici, è utile adottare degli accorgimenti per evitare che muffa e crepe prendano il sopravvento (leggi anche: come risolvere i problemi di condensa prima che si trasformi in muffa). Ecco alcuni consigli:
- cambiare spesso aria agli ambienti. Soprattutto se la casa tende ad essere umida, è consigliabile aprire spesso le finestre;
- distanziare, anche di poco, i mobili dalle pareti per farle respirare. Questo accorgimento riguarda ambienti particolarmente umidi, come la taverna;
- comprare un deumidificatore per ambienti;
- controllare lo stato degli infissi. Finestre rovinate possono far passare l’acqua piovana provocando danni ai muri;
- evitare di chiudere la porta del bagno dopo aver fatto la doccia;
- fare attenzione ai ristagni, come l’acqua nei sottovasi.
Nel caso in cui il danno sia già ad uno stato avanzato, diventa necessario contattare un professionista. Sarà in grado di fornirti un’analisi dettagliata e consigliarti la soluzione migliore per risolvere il problema.